Stracciatella di burrata al rafano con pomodorini e briciole di pane all'aglio - CI FACCIAMO UN POMOEMOZZA?


CATEGORIA: antipasto o portata per buffet.

I CINQUE SENSI PIU' UNO: SENSAZIONI E RICORDI
Il binomio pomodoro - mozzarella parla dell'Italia che si siede a tavola in estate e lo fa a pieno diritto.

La tavola di casa, quella che si apparecchia frugalmente la sera, all'ora di cena, quando la natura della quale siamo parte è romanticamente annichilita dal caldo e si perde voluttuosamente nei tramonti che paiono lunghi e luminosi sospiri di sollievo.

Il tavolino di un bar presso il quale pranzare in quei giorni strani, quelli in cui le città cambiano ritmo: gente che parte, gente che resta a casa dal lavoro per un periodo di ferie, gente che a casa deve restare forzatamente perché un lavoro non lo ha.

Il lettino scolorito da sole e salsedine di uno stabilimento balneare, lo stesso ogni anno, che diventa un desco informale e improvvisato. Una sala da pranzo individuale che gode di un lirico intrattenimento musicale naturale: il suono cristallino delle onde del mare, in quel momento in cui ogni attività ricreativa è sospesa, come lo sono le onde nel fugace attimo che precede il loro incontro con la battigia.

Un telo da spiaggia trapunto di aghi di pino marittimo e microscopici sassolini, sistemato in una pineta odorosa, scossa dalla subliminale vibrazione prodotta dal frinire delle cicale: sembrano non stancarsi mai di cantare la loro canzone monotona che trasmette poesia.

Un tavolaccio di legno spesso e possente che narra la storia dell'albero servito a generarlo, citando implicitamente la canzone che parla di fiori dai quali nascono tavoli per opera dell'uomo, ma grazie alla terra feconda. La stessa terra che ha dato vita al bosco di montagna in cui si sta mangiando, il bosco che sussurra frasi, storie, leggende, ora paurose, ora mitologiche, ora confortanti.

Su questi deschi consumiamo l'insalata caprese che siamo abituati a chiamare confidenzialmente "pomodoro e mozzarella". Un simbolo, una tradizione semplice celebrata nella sua classicità, altre volte elaborata, altre bistrattata.

Fresca e materna, soddisfacente e irrinunciabile, colorata e gioiosa, la caprese ci appartiene, parla di noi.

IL VOLO PINDARICO: L'IDEA
Dovrebbe essere una regola valida per qualsiasi piatto, compatibilmente con la disponibilità economica di ognuno, ma per preparazioni essenziali come l'insalata caprese la qualità degli ingredienti è fondamentale.

Pomodori maturati al sole, mozzarella vera fatta con tutti i crismi, olio di quello buono, basilico profumato e, per chi li usa, sale e pepe.

C'è però qualcosa di straordinariamente stimolante nell'elaborare una preparazione così, cercando di non offenderla o stravolgerla. Si parla di lievi sfumature, di confini fragili, di esagerazioni e snaturamenti in agguato.

Di seguito troverete una mia proposta personale: irresistibile stracciatella di bufala percorsa dalla scossa del rafano, briciole di pane croccanti e saporite d'olio e aglio e pomodorini dolcissimi nei quali si sente il gusto del sole (chiudete gli occhi, liberate la fantasia: non sarà difficile consapevolizzare che al mondo tutto, anche ciò che non si mangia, ha un sapore che possiamo riconoscere lasciando che la nostra interiorità lavori in spontaneità).

COSA CI METTO: INGREDIENTI PER 2 PERSONE

Per la stracciatella di burrata al rafano:
  • 140 grammi di stracciatella di burrata freschissima
  • 1/2 cucchiaino di crema di rafano
  • 1 cucchiaino di olio extravergine di oliva
Per i pomodorini:
  • 6 pomodorini ciliegino maturi
  • 2 foglie di basilico fresco + 2 per decorare
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Sale q.b.
  • Pepe nero macinato al momento q.b.
Per le briciole di pane:
  • 20 grammi circa di mollica di pane bianco (per una ricetta adatta agli intolleranti, sostituire il pane bianco con un prodotto equivalente privo di glutine)
  • 1/2 cucchiaio di olio extravergine di oliva
  • 1/2 spicchio d'aglio sbucciato e privato del germe interno
COME LO FACCIO: PROCEDIMENTO
Sistemo la stracciatella di burrata in una ciotola e unisco la crema di rafano e l'olio extravergine di oliva.

Mescolo con una frusta a mano fino a quando la crema di rafano è stemperata e tutti gli ingredienti amalgamati. Tengo da parte.

Sbriciolo grossolanamente la mollica di pane con le dita.


Verso 1/2 cucchiaio di olio extravergine di oliva in una piccola padella antiaderente e unisco il mezzo spicchio d'aglio.

Riscaldo il tutto a fiamma dolce per 5 minuti: l'aglio non deve soffriggere ma rilasciare sapore nell'olio.

Elimino lo spicchio d'aglio, alzo la fiamma e aggiungo le briciole di pane.

Salto il pane per 5 minuti o fino a quando è dorato e croccante.


Trasferisco in un piatto e lascio raffreddare.

Taglio i pomodorini a metà, li privo dei semi interni e li taglio a dadini piuttosto piccoli.


Condisco con olio, sale e pepe e aggiungo le foglie di basilico ridotte a striscioline sottili.

Mescolo e lascio insaporire per 10 minuti.

Divido i pomodorini in due bicchieri monoporzione scolandoli dal liquido di macerazione.

Verso la stracciatella di burrata al wasabi sui pomodorini e rifinisco con le briciole di pane.

Decoro con una fogliolina di basilico e servo.


I PRESENTI E GLI ASSENTI: principali allergie e intolleranze alimentari
Crostacei e prodotti a base di crostacei: NO
Uova e prodotti a base di uova: NO
Pesce e prodotti a base di pesce: NO
Arachidi e prodotti a base di arachidi: NO
Cereali contenenti glutine e prodotti derivati: SI (per una ricetta adatta agli intolleranti, sostituire il pane bianco con un prodotto equivalente privo di glutine)
Soia e prodotti a base di soia: NO
Latte e prodotti a base di latte (compreso il lattosio): SI
Frutta con guscio e prodotti derivati: NO
Sedano e prodotti a base di sedano: NO
Senape e prodotti a base di senape: NO
Semi di sesamo e derivati: NO
Lupino e prodotti derivati: NO
Molluschi e prodotti derivati: NO
Patate e prodotti derivati: NO




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